domenica 23 settembre 2007

01 Il primo incontro con Vittoria

Mi chiamo Marco,oggi ho 24 anni e sono pugliese trapiantato da poco a Roma per lavoro.
Quando subito dopo la laurea e abilitazione due anni fa mio zio mi propose di andare a fare l'insegnante in una scuola privata romana accettai con entusiasmo,finalmente via di casa con la possibilità d'essere totalmente indipendente. Lo zio fece in modo di trovarmi anche un piccolo monolocale in affitto già arredato e il mio trasloco fu rapido e indolore,ormai mi ero stancato di vivere dove le persone guardano solo all'apparenza e dove dovevo nascondere le mie tendenze bisex.
Solo che dopo qualche mese l'euforia era passata,mi trovavo in una città dove non conoscevo nessuno se non i miei colleghi che sembravano avere tutti la puzza sotto il naso tutti tranne Giorgio che se pur impiegato in una vita privata a dir poco complicata cercava di starmi vicino quando lo sconforto era insopportabile.
E' stato lui a dirmi che se volevo passare una serata diversa sapeva dove mandarmi,un locale un po' equivoco dopo si possono conoscere le persone giuste per trascorrere una serata fuori dalle righe.
E' giovedì e non sapendo che fare mi decido ad andare a vedere che aria tira in quel locale,mi faccio doccia e barba a regola d'arte con prodotti di marca tanto per non fare la figura dello sfigato di turno e mi metto una bella maglietta nera aderentissima e un jeans vissuto e finalmente vado in quel locale pieno di speranza.
Appena entrato sono vado a sedermi al bar dove ci sono tanti sgabelli vuoti. Dopo un po' mi accorgo di una donna che mi fissa dal suo tavolo. E' sulla trentina mora di altezza media e con un vestito di raso nero con gli spacchi ai punti giusti che lascia capire com'è sotto,calze nere e scarpe in tinta lucide col tacco di ferro che solo a vederla era tutto un programma. Sta con un uomo sui 40 vestito in maniera impeccabile col suo completo estivo giacca e cravatta che la fissa parlandole a basa voce.
E' molto attraente o forse sono io che non avendo rapporti da mesi la vedo come una dea.
Lei ormai sta di traverso per potermi fissare meglio e anch'io mi giro un pochino per essere in linea col suo sguardo
Dopo qualche minuto di sguardi la donna si avvicina a me per chiedermi se voglio sedermi con lei e il suo uomo e ovviamente accetto con entusiasmo. Una volta al tavolo mi spiegano che si chiamano Vittoria e Franco e che sono una coppia molto aperta e che cercano un uomo che faccia del sesso con loro,disponibile a tutto anche ad essere passivo.
Il solo fatto di fare del sesso dopo mesi d'astinenza fa crollare ogni mia riserva,avrei accettato di tutto pur di fare sesso con quella donna anche di andare prima con Platinette.
Solo che prima di andare a casa loro “voleva controllare la merce”.
- Vieni con me – dice Vittoria – ci mettiamo un'attimo
Andiamo verso il bancone,lei dice qualcosa al barista con fare confidenziale,evidentemente sono persone note,il quale le allunga una chiave. Ci dirigiamo verso una porta anonima,lei entra e mi tira dentro. Siamo nel magazzino del locale,un locale pieno di casse e illuminato scarsamente da una lampadina di poca potenza.
Lei senza dire nulla si abbassa davanti a me e mi tira giù pantaloni e mutande.
“Ma che gran bel pezzo di cazzo,con questo stasera ci divertiamo un mondo.”
Inizia a baciarlo come se non ne vedesse da tempo senza lasciare un pezzo anche piccolo di pelle su cui non ha appoggiato le labbra. Quando arrivo al massimo dell'estensione inizia a metterselo in bocca allungando sempre di più la corsa delle sue labbra mentre la lingua corre su tutta l'asta. Io le metto le mai tra i capelli non per dettargli il ritmo,non ne ha bisogno,ma solo per sentire un contatto con quella dea.
Dopo mesi di seghe un rapporto orale mi sembrava già il massimo e poi lei ci sa fare sul serio.
Come le dico che sto per venire lei mi afferra le natiche per fare ancora più presa e aspetta il mio gettito di sperma. Lo beve tutto senza lasciarne cadere una goccia da esperta pompinara poi con quella bocca piena del mio seme mi bacia in bocca frugando ovunque con la sua lingua. Alla fine mi dice di rivestirmi che si va da loro per finire la serata.
Inutile dire che abbiamo finito velocemente i nostri drink e ci rechiamo alle macchine.
Appena fuori lei ha detto che era meglio se saliva con me così non c'era pericolo che mi perdessi.
Io le apro la portiera della mia utilitaria di terza mano e quando apro il mio sportello scopro che la sua gonna è salita fino a scoprire le gambe fino al bordo delle calze.
“Sono eccitata come una cagna vuoi sentire come sono bagnate le mie mutandine ?”
Ho messo una mano fra le sue gambe partendo dalle quelle cosce ancora imprigionate dalle calze. Poi salendo lentamente ho sentito il bordo in pizzo e il laccio del reggicalze e infine la carne nuda.
A quel punto Vittoria era già andata di testa mi prese la mano e me la portò sulla passera ormai fradicia dicendomi che voleva un orgasmo prima di arrivare a casa. Io inizio a masturbarla sempre più velocemente,ormai le avevo messo dentro due dita che entravano e uscivano in continuazione, la sento venire poco prima di arrivare,inarcando la schiena la massimo e tirando un lungo gemito di piacere.
Lei prende le mie dita fradice dei suoi umori e inizia e leccarle poi si risistema visto che siamo quasi arrivati a casa loro.
“Se queste sono le premesse cosa mi aspetta a casa tua.” – le chiedo con tono ironico
“Non ti preoccupare ora ti divertirai molto di più è una promessa.”
Siamo saliti velocemente al piano,entrati in casa siamo andati dritti in camera da letto,lei si è tolta il vestito sfoggiando una lingerie nera di prima classe. Quella stessa lingerie che io prima avevo potuto toccare e che ora splendeva in tutta la sua bellezza. Il tutto era di pizzo e raso col reggiseno a balconcino e lo slip sgambatissimo che le slanciavano ancora di più le lunghe gambe.
“Togliti i pantaloni e siediti sul letto.”
Mi sono spogliato e messo sul bordo del letto col mio cazzo duro per tutta l'eccitazione accumulata,lei si è inchinata davanti e ha cominciato prima a baciarlo poi a leccarlo e infine a prenderlo tutto in bocca. Era un deja-vu di quello successo nel magazzino solo che ora eravamo su un letto davanti al suo uomo.
Il fatto che ci fosse anche il suo uomo non mi creava nessun imbarazzo,avevo già partecipato a rapporti a tre,anzi mi eccitava ancora di più.
Franco era in un angolo a guardare e a toccarsi poi si è spogliato anche lui e dopo essersi messo vicino a me mi ha detto se volevo spompinarlo. Io ho cominciato a prenderglielo in mano e a leccargli le palle per farlo arrapare ancora di più poi ho iniziato a farlo scivolare in bocca finché non l'ho sentito tutto il suo cazzo non tanto grosso e curiosamente fatto a forma di cono.
Vittoria ha la testa fra le mie mani mentre la mia è tra quelle di Franco.
Inutile dire che infoiati come siamo non c'abbiamo messo molto a venire io in bocca di Vittoria e Franco nella mia. Poi io e lei iniziammo a baciarci scambiandoci i liquidi di bocca facendo a gara a chi non ne lasciava niente nelle labbra dell'altro.
Dopo esserci ripresi Vittoria che finora è rimasta a bocca asciutta ci ha ordinato di leccarle la fica.
L'abbiamo messa al centro del letto e mentre Franco le leccava la passera io mi dedicavo al suo buchetto penetrandolo con la lingua. Era una gara a farla godere di più io sentivo i suoi umori che colavano dalla fica arrivare al buchetto poi iniziammo tutti e due a masturbarla lui con due dita io con una .
Con tre dita in mezzo alle gambe Vittoria giunge presto al culmine del piacere.
“Ora scopami voglio sentirti dentro tanto lo so che ce l'hai già duro.”
Io non me lo sono fatto ripetere due volte aprendole le gambe al massimo e penetrandola con un colpo solo. Lei ha sommerso il mio cazzo con i suoi umori attaccandosi alla schiena e incitandomi a dare di più. Era sesso selvaggio allo stato puro più io la sbattevo più lei lo voleva.
Se non fossi venuto già due volte sarei durato ben poco con quel ritmo ma nonostante sentissi la pelle cominciare a bruciare continuai a scoparla senza ritegno.
“Prendila da dietro” – mi ha detto Franco come se fosse un'ordine – “vedrai come gode di più.”
Io mi sono tolto da sopra e lei si è subito messa alla pecorina aprendosela ancora di più con le mani.
“Fottimi voglio sentire sbattere le tue palle sul mio pelo.”
L'ho penetrata di nuovo facendo uscire ogni volta il cazzo dalla fica,poi ho cominciato a spingere più che potevo. Lei si teneva alla spalliera del letto per poter spingere anche lei con più forza,io la tenevo per i fianchi per non correre il rischio che il mio cazzo uscisse fuori.
A quel punto ho sentito Franco che mi massaggia il buchetto fissando quell'orifizio come se della sua donna non gliene potesse importare di meno.
Poi ha preso una ditata di vasellina dal comodino e me l'ha appoggiata sull'ano. Inizia a farla scivolare sempre più dentro fino a che il suo dito non è tutto dentro di me e non era un dito piccolo.
“Ora vediamo quanto sei porco.”
Si è piazzato dietro e con pochi colpi ha fatto entrare tutto il suo cazzo nel mio culo. Con la vasellina il suo cazzo scivola senza problemi e io sento una fitta di piacere partire dal culo per arrivare dritta al cervello.
Non sono gay anche se mi è capitato più volte di andare a letto con degli uomini,solo provo piacere sia essendo attivo che passivo e in quella situazione ero tutte le due cose assieme.
Io mi sono fermato di scopare Vittoria per gustarmi ancora di più quella penetrazione così dolce e violenta nello stesso tempo. Solo che la maiala di stare ferma non ne aveva proprio intenzione.
“Franco fai muovere solo lui così godiamo tutti.” – gli ha detto e ho cominciato ad entrare in Vittoria per poi farmi inculare dal suo uomo.
E' una situazione perfetta una gran fica sotto e un gran cazzo dietro. Il mio era tanto gonfio per il piacere che mi sembrava dovesse esplodere e lei non può che apprezzare questa nuova situazione.
Siamo andati avanti così per un pezzo finché io non sono venuto sul culo di Vittoria e poco dopo Franco sul mio.
Ci siamo allora accesi una sigaretta per riprendere fiato già sapendo che non era certo finita li.
Vittoria infatti dopo aver spento la cicca è scesa nel basso del letto e ha cominciato a leccare i nostri cazzi. Il suo modo di fare è eccezionale,parte da sotto le palle per salire lentamente fino alla cappella,farci un giro intorno e tornare giù. Mentre sottoponeva uno a questo trattamento masturba lentamente l'altro giusto per non farglielo ammosciare se già una simile visione non fosse arrapante. Sembra insaziabile tanta è la sua voglia di sesso mentre noi due abbiamo bisogno di un minimo di tregua tra un rapporto e l'altro lei è più veloce a recuperare le forze e non vuole rimanere in attesa con le mani in mano.
Poi sale su Franco facendo scomparire il suo pene dentro la fica e inizia a scoparsi il suo uomo chiedendomi di portagli il mio alla bocca per continuare il pompino. Quando sente che è bello duro e lubrificato mi ordina di incularla come prima Franco aveva fatto con me.
Io ho capito che le piace essere presa di forza e cerco di fare il tutto al meglio. Mi porto dietro di lei penetrandole prima il culo con un dito,poi con due,mentre lei continua a salire e scendere sul cazzo di Franco finché non le allargo il buco con i pollici e la inculo con due soli colpi secchi e violenti.
Vittoria si inarca con un gemito,io la prendo per le spalle e inizio a darci come un pazzo quasi volessi rompere del tutto quel suo buco. Ma lei non si lamenta,anzi m'incitava a incularla più forte vendicandomi su di lei per quello che mi aveva fatto prima Franco. Ormai sono uscito di testa,l'afferro per tutto quello che riusco a prendere con le mani ora i capelli,ora le spalle ora i fianchi. Lei geme sempre più forte mentre anche Franco ha ripreso a scoparle la fica.
Inutile dire che a quel ritmo non ci volle molto per farmi venire,solo che questa volta voglio sborrarle in bocca per farla sentire ancora più troia.
Dopo è il turno di Franco che continuò a incularsi Vittoria col mio stesso ritmo fino a sbarrargli anche lui in bocca.
Dopo un orgasmo del genere abbiamo tutti bisogno di riprendere fiato anche se sappiamo che non ci saremmo fermati certo li.
Riprendiamo a fumare nel silenzio più assoluto finché Franco non fa una battuta stupida sui miei capelli che nonostante tutto quel movimento sono ancora perfettamente al loro posto. C'è una risata generale che contribuisce a rilassarci ancora di più.
Iniziamo a parlare del più e del meno come tre vecchi amici che si ritrovano al bar,ma in realtà intuivo che lei non è ancora sazia.
Infatti è di nuovo Vittoria a riprendere le danze.
Da un cassetto tira fuori una mutanda aperta dietro con fallo incorporato..
Mi invita ad alzarmi per piazzarsi dietro di me facendomi sentire quel pezzo di gomma sotto le mie palle,poi prende a massaggiarmi il petto con le mani e a baciarmi sul collo dandomi dei piccoli morsi sui lobi delle orecchie che mi fanno impazzire. Lentamente porta le sue mani fino al mio cazzo di nuovo in erezione e prende a masturbarmi con incredibile lentezza mentre le sue labbra scivolavano sulla mia schiena fino a raggiungere le natiche.
“Allargati il culo che te lo voglio leccare per bene.” – mi ordina.
Io ubbidisco immediatamente già pregustando la sua lingua che fruga dentro il mio buchetto ormai aperto da Franco. Lei comincia a leccarmi l'ano e a penetrarmi con la lingua in maniera dolcissima mentre la sua mano si fa sempre più stretta intorno al mio cazzo. Quando si alza non ci fu bisogno di nessuna parola,io mi metto a carponi pronto per un nuovo rapporto anale il quale non si fece attendere troppo. Vittoria mi prende con calma facendomi sentire ogni centimetro del suo fallo che entrava in me fino a che questo non scompare dentro di me. Poi riprende a masturbarmi questa volta con violenza come se la sua dolcezza fosse riservata solo al mio culo nel quale ormai il cazzo finto non fa che entrare e uscire.
E' un rapporto lungo,ormai l'uccello mi brucia per i troppi orgasmi e non riusco a venire con grande gioia di tutte e due fino a quando,all'improvviso,non sento che le sto venendo sulle mani.
Lei prima mi bacia lungamente sulla bocca poi porta la sua mano col mio seme in modo che tutte e due potessimo leccarla.
Franco nel frattempo si è seduto su una poltrona e si sta masturbando guardandosi il nostro rapporto.
“Brutto maiale”- esclama Vittoria - “ti stai divertendo da solo come se non sapessi che anche tu vuoi lo stesso trattamento,vieni qui e mettiti alla pecorina che ora tocca a te.”
Franco non esita neanche un momento,prende la vasellina e cominciò a ungere il cazzo di gomma mentre continua a masturbarsi.
“Ora basta giocare con l'uccello” – gli ordina Vittoria – “metti le mani in avanti,voglio che tu goda solo col culo.”
Lui non aspetta neanche un momento mettendosi carponi e tenendo le mani sulla sponda del letto come gli era stato ordinato.
Vittoria si unge un dito e lo penetra con quello poi ne aggiunse un altro facendolo gemere per il dolore.
“Questo è ancora niente ora ti cavalcherò come una troia.”
Vittoria a questo punto torna al comò dove tiene i suoi giocattoli e prende un piccolo vibratore,apre un fianco del suo strapon e fa scivolare quel piccolo siluro dentro la sua fica che a quel punto è un lago. Poi gli si piazza dietro penetrandolo completamente con pochi colpi ben assestati facendolo gemere di nuovo,ma questa volta più forte. Ormai è partita completamente continuando a insultare Franco e chiavandolo senza pietà. Io mi avvicino al comò e vedo un piccolo cuneo anale in vetro e come lo prendo in mano Vittoria mi invita subito ad usarlo su di lei. Allora mi inginocchiai dietro e inizio a palparle tutto il corpo con una mano mentre con l'altra le sfioro il buchetto col cuneo.
Gliene faccio entrare un piccolo pezzo per poi farlo girare intorno al buco posteriore fino a che non mi dice di metterglielo tutto dentro.
Io ormai non l'ascolto più e continuo a palparle un seno e a giocare col suo didietro. Dopo la penetro fino a far scomparire quel strano fallo di vetro per poi farlo uscire lentamente quel tanto che bastava per vedere fuori la parte più grande che faccio rientrare subito dopo.
Vittoria ha un orgasmo mentre ancora si inculava il suo uomo,una volta ripresa si smette di scoparlo e lo fa venire con un pompino.
Siamo tutti e tre esausti dalla maratona,io decido che era ora di tornarmene a casa e comincio a rivestirmi. Una volta finito Vittoria mi da un bacio e mi dice in un orecchio di guardare nella tasca dei pantaloni una volta uscito di casa.
Una volta fuori metto le mani in tasca e trovai un biglietto da visita col suo nome e il suo numero di cellulare. Dietro c'è scritto “Mandami un messaggio così saprò il tuo numero per chiamarti quando voglio”.
Il giorno dopo mando il messaggio sapendo che presto il cellulare sarebbe suonato ma questa è un'altra storia.

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